La progettazione 3D è parte integrante del processo di ideazione e realizzazione di ogni nuovo tipo di packaging, sia esso una scatola, un cofanetto, un astuccio, contenitore o Bag in Box.
Perché lavorare in un mondo piatto se il packaging non lo è?
Avvalendosi della progettazione in 3D è possibile creare modelli tridimensionali del vostro packaging: un modo rapido ed efficiente per illustrare al cliente finale l’aspetto effettivo del prodotto, un supporto per i responsabili marketing e i package designer nello studio dell’apparenza di un prodotto e nella valutazione dell’impatto visivo e del grado di desiderabilità che l’articolo, esposto nel punto vendita insieme ad altri, susciterà nel consumatore.
La progettazione in 3D consente di manipolare e analizzare nel dettaglio:
- l’imballaggio primario, cioè la singola unità di vendita al consumatore finale (come ad esempio una bottiglia, una scatola di cioccolatini, una scatola per CD o altro),
- l’imballaggio secondario, cioè il raggruppamento di più unità in una confezione (ad esempio una confezione contenente più bottiglie, una confezione da tre scatole di cioccolatini, una confezione di dieci scatole per CD, etc.),
- l’imballaggio terziario, cioè una confezione pensata per il trasporto di un certo numero di unità di vendita oppure di imballaggi multipli (ad esempio un pallet di confezioni o di scatoloni, uno scatolone contenente confezioni, altro).
Ogni scatola, espositore, gadget è accuratamente studiato in fase preliminare sia in piano sia in tre dimensioni, nulla viene lasciato al caso.
Tale sistema operativo applicato in fase di progettazione consente anche di eseguire preventivamente approfonditi controlli su ogni distinto elemento che compone il packaging che poi sarà realizzato.
Il modello 3D ci permette infatti di verificare nel dettaglio ogni minimo particolare realizzativo, in modo che tutto sia progettato a regola d’arte e che non sussistano errori che potrebbero creare problemi in fase di realizzazione.
Sfruttando l’editor per i materiali è poi possibile simulare effetti speciali come superfici metalliche, enbossing, oro ed altro ancora.
Solo dopo questa fase si procede con la realizzazione di un primo campione fisico che consentirà di testare la validità dell’idea originale, utilizzando direttamente il materiale prescelto, ed eventualmente di perfezionare ulteriormente il disegno della fustella.